Testo Fatti avanti amore Nek

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Testo Fatti avanti amore Nek

Abbiamo gambe

Per fare passi

Trovarci persi

Avvicinarci e poi

Abbiamo bocche

Per dare baci

O meglio dire

Per assaggiarci

Se un pianto ci fa nascere

Un senso a tutto il male forse c’è

Io sono a pronto a vivere

Ti guardo e so perché

Siamo fatti per amare

Nonostante noi

Siamo due braccia

Con un cuore

Solo questo avrai da me

Fatti avanti amore

Fatti avanti amore

Abbiamo mani

Per afferrarci

Girare insieme

Come ingranaggi e poi

Abbiamo occhi

Con cui vediamo

Ma se li chiudi

Ci riconosciamo

Perfetti come macchine

Miracolo di nervi ed anime

Io non ti chiederò perché

Ti stringo e credo a te

Siamo fatti per amare

Nonostante noi

Siamo due braccia

Con un cuore

Solo questo avrai da me

Fatti avanti amore

Fatti avanti amore

Senti quanto rumore

Il cuore fa da solo

Dividiamolo in due

Io la tengo per te

La sua parte migliore

Fatti avanti amore

E fatti avanti amore

Siamo fatti per amare

Nonostante noi

Siamo due braccia

Con un cuore

Solo questo avrai da me

E fatti avanti amore

Tu fatti avanti amore

Fatti avanti amore

Fatti avanti amore

Testo Sogni infranti Gianluca Grignani

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Testo Sogni infranti Gianluca Grignani

L’amore è un fiore che se nasce non conosce inverno ed io ci credo

Ma credo anche a questo caos che diventa inferno perché lo vedo

Ormai è un po’ che guardo con freddezza e con distanza

L’informazione e lo show che fan la stessa danza

E quando è sera non ci riesco ma vorrei uscire da questo quadro

E aspetto il giorno che sciolga i pensieri e la musica

Che è sempre un po’ più leggera e ad un passo da me… lei è

Ma io se solo io fossi Dio

Avrei un sentimento anche io come gli altri

Uomini o santi ingannati dai tanti

Sogni infranti

Sapessi per le strade quello che ho sentito dire ma non me ne vado

Perché un azzurro fiume scende da quelle colline e non è un caso

Che dentro a questa noia la città è assorta

Lo stato come piombo si sopporta

I ragni fanno i nidi sulle tue rovine come su un ramo

Fortuna c’è lei che mi dona bellezza dagli occhi suoi

Non voglio mai più sentirla lontana

Ma io se solo io fossi Dio

Avrei un sentimento anche io come gli altri

Uomini o santi ingannati dai troppi sogni infranti

Sto qui anche se non mi senti

Sto qui sai

Sto qui in mezzo a quella gente,

Che non molla mai sto qui, sto qui, sto qui… sai

Ma io se solo io fossi Dio avrei

Un sentimento anche io

Come gli altri uomini o santi ingannati dai tanti

Sogni infranti

Sì se io se solo io fossi Dio tornerei

Indietro nel tempo a cancellare le rughe

Dai suoi occhi stanchi e a ricucire per tanti

Questi anni questi inganni questi nostri sogni infranti

Testo Straordinario Chiara

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Testo Straordinario Chiara

Mi chiedo spesso se tu sei

Felice come me

Se poi ti basta quello che ci unisce

Un po’ d’amore e poche regole

Mi chiedi spesso di chi sono

Quegli occhi che ci guardano

Io ti rispondo sono stelle

Ma tu non ci credi neanche un po’

Allora saliremo sopra il cielo

A piedi nudi mano nella mano

Andiamo dritti fino al paradiso

E un po’ più su

Dove tutto intorno esplode l’universo

E io che vedo solo il tuo sorriso

Che fa sembrare tutto straordinario

Come te

Se un giorno io volessi di più

Di tutto quello che già ho

Ti troverei dentro un’altra vita

Con lo stesso sguardo

Perso ma sincero

Ci siamo presi a pugni

E poi a baci fino a ridere

Le mani ci hanno fatto male

Senza volersi mai staccare

E saliremo insieme sopra il cielo

A piedi nudi mano nella mano

Andiamo dritti fino al paradiso

E un po’ più su

Dove tutto intorno esplode l’universo

E io che vedo solo il tuo sorriso

Che fa sembrare tutto straordinario

Come te

Come questi anni che sono veloci

Che stancano i volti

Mentre formano i cuori

Sono gli anni più duri

Ma dicono i migliori

E saliremo insieme sopra il cielo

A piedi nudi mano nella mano

Andiamo dritti fino al paradiso

E un po’ più su

Dove tutto intorno esplode l’universo

E io che vedo solo il tuo sorriso

Che fa sembrare tutto straordinario

Come te

Andiamo insieme fino in capo al mondo

Perdiamoci ma mano nella mano

Questo viaggio avrà un finale straordinario

Se viaggi con me

Mi chiedo spesso se tu sei

Felice come me

Testo Che giorno é Marco Masini

Testo Che giorno é Marco Masini

Che giorno è

Ti stai annoiando di te

Che parli cinicamente

Niente vale niente

Ti vedo ma sei assente

Quasi trasparente

Dimmi che giorno è

Ti stai stufando anche te

Di non avere un posto

Un sogno che è rimasto

E non sentire il gusto

Del sole a ferragosto

E no così non va

Non stiamo mica giocando

Con questa eternità… l’eternità

Vivere cadere vivere e rialzarsi vivere

Ricominciare

Come la prima volta

Dimmi che adesso t’importa

E smettila di smettere

Vivere ed amarsi vivere e lasciarsi vivere e

Riconquistarsi

Come l’ultima volta

In questa vita che ha fretta

Di vivere che giorno è

Che giorno è

Se ti accontenti di te

Se resti ancora a ieri

A tutti quei desideri

Pensieri con le ali

Ma sempre e solo da domani

E invece è tutto qua… è qua

È come un appuntamento

Con la casualità

Vivere cadere vivere e rialzarsi vivere

Ricominciare

Come la prima volta

Dimmi che adesso t’importa

E smettila di smettere

Vivere ed amarsi vivere e lasciarsi vivere riconquistarsi

Come l’ultima volta

In questa vita che ha fretta

Di vivere che giorno è

Che giorno è

Dimmi che è il giorno perfetto, sì

Per ritrovarci già, trovarti qua

E riniziare a vivere…

Io e te…

Vivere ed amarsi vivere e lasciarsi vivere riconquistarsi

Come l’ultima volta

In questa vita che ha fretta

Riapriamo ancora una porta

E raddrizziamo la rotta

Per vivere che giorno è

Testo di Adesso e qui (Nostalgico presente) Malika Ayane

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Testo di Adesso e qui Malika Ayane

Se lo vuoi rimani
Non c’è molto da dire che non sia già detto
Si dice che domani
Sia il solo posto adatto per un bel ricordo
Non è da vicino e nemmeno addosso
No, non desiderare
Lascia non esista mai
Silenzi per cena
Conoscersi
Lasciarsi le mani
Non è quello che ci spetta
Né buone idee
Né baci per strada
Adesso e qui
Nostalgico presente
Forse è già domani
E questo è solo un sogno e non è stato male
Se lo vuoi rimani
E troveremo un senso a noi che non cambiamo più
Silenzi per cena
Conoscersi
Lasciarsi le mani
Non è quello che ci spetta
Né buone idee
Né baci per strada
Adesso e qui
Nostalgico presente
Non desiderare Non desiderare no
Non desiderare Lascia non esista mai
Silenzi per cena
Conoscersi
Lasciarsi le mani
Non è quello che ci spetta
Né buone idee
Né baci per strada
Adesso e qui
Nostalgico presente
Non desiderare Non desiderare, no
Non desiderare Lascia non esista mai
Cantare di gioia
Arrendersi
Abituarsi
Non è quello che ci spetta
Raggiungersi
Sognare la noia
Adesso e qui nostalgico presente
Ma se vuoi rimani

Testo Una finestra tra le stelle Annalisa

[youtube NaAfDV0aqxc]

Testo Una finestra tra le stelle Annalisa

Cambio faccia cambio modo di pensare
Se una goccia di una lacrima versata
Ti accarezza il viso mentre ridi e dici
Che è la pioggia
Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio
Riesco a sentire anche il profumo della notte
Mentre continui a sorprendermi
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo
Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore
Solo se mi baci te
E non sentire
Bisogno più di niente
Non fermare quel tuo modo di riempire le parole
Di colori e suoni in grado di cambiare
Il mondo che non ero in grado di vedere
Ed è più dolce la paura se mi tieni in un tuo abbraccio
Riesco a sentire anche il profumo della notte
Mentre continui a sorprendermi
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo
Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore
Solo se mi baci te
E non sentire
Bisogno più di niente
Disegna una finestra tra le stelle da dividere col cielo
Da dividere con me
E in un istante io ti regalo il mondo
Baciarti e poi scoprire che l’ossigeno mi arriva dritto al cuore
Solo se mi baci te
E non sentire
Bisogno più di niente

Testo L’essenziale Marco Mengoni

L'essenziale Marco MengoniIl nostro viaggio tra i protagonisti del Festival di Sanremo 2013 prosegue con un altro cantante che, nel corso degli ultimi anni, ha saputo mettersi in evidenza: dopo il trionfo ad X-Factor, infatti, Marco Mengoni si presenta alla kermesse della musica italiana – dopo la partecipazione all’edizione 2010 – con il brano “L’essenziale“.

L’avventura nel mondo della musica da parte di Marco Mengoni è inizia nel modo più classico, vale a dire, a partire dai pianobar e dagli eventi privati della Capitale, per poi conoscere un’importante svolta proprio nel 2009, quando il giovane prende parte alla terza edizione di X-Factor, vincendola, e dando il via ad una rapida ascesa che l’ha visto giungere a Sanremo 2010, dove si è anche aggiudicato il Premio della Critica.

Marco Mengoni: il successo a Sanremo 2013?

Il brano che è valso il predetto riconoscimento, oltre ad un terzo posto al più importante festival della musica italiana nell’edizione 2010, è stato Credimi ancora. Nello stesso anno, il giovane artista italiano riesce a conquistare un ambito riconoscimento, vale a dire, il Best European Act agli MTV Europe Music Awards 2010, il primo italiano ad ottenere questo premio.

Veniamo ora al brano che Marco Mengoni porterà a Sanremo 2013: sin dal titolo “L’essenziale“, appare molto chiaro il tentativo di compiere un viaggio nell’interiore e in ciò che conta veramente, sospese come sono le parole tra accenni alla ricerca di un rilancio e immediate ricadute in una meditazione su cose vissute.

Lo stesso Mengoni ha firmato la parte musicale di questa canzone, mentre che il testo è stato realizzato da Roberto Casalino e da Francesco De Benedittis.

 

Se si potesse non morire Modà

ModàTornano sul palcoscenico dell’Ariston i Modà, band amatissima dalle giovani generazioni, che si cimenterà con due inediti diversi rispetto ai temi ai quali ci hanno da abituato.
Oltre a Come l’acqua nel mare, il gruppo gareggerà con “Se si potesse non morire”.

Entrambi i brani faranno parte dell’album, Gioia (come il nome della figlia del leader della band, Francesco Silvestre), il quale uscirà in concomitanza col festival, nel giorno della festa degli innamorati.

Se la particolarità di “Come l’acqua dentro il mare” sta nel trattare la materia dell’amore di un padre per la propria bambina, “Se si potesse non morire” da un taglio netto col tema “romantico”.

E infatti a proposito del brano Kekko Silvestre ha affermato:
Questa è una riflessione sul fatto che senza la morte affronteremmo la vita in modo diverso, manterremmo meno promesse, andremmo meno di corsa. Quest’anno dimostreremo che i Modà non cantano solo canzoni d’amore, come insinua qualcuno. Come se ci fosse qualcosa di male, poi.

È evidente la vena polemica delle parole del leader della band, in risposta alle critiche ricevute in ordine ai testi delle loro canzoni, considerati da alcuni “canzonette banali e ripetitive”.

I Modà in “Se si potesse non morire” si interrogano sulla capacità di utilizzare il tempo, riuscendo a scorgere la bellezza nel mondo che ci circonda “Avessi il tempo di pensare un po’ di più alla bellezza delle cose mi accorgerei di quanto è caldo e giallo il sole”.

Si chiedono poi se avessimo la possibilità di non morire, ma di vivere e vivere più volte, di quanto cambierebbe la percezione delle cose che della nostra vita sono le più semplici: “Se si potesse nascere ogni mese per risentire la dolcezza di una madre e di un padre, dormire al buio senza più paure, mentre di fuori inizia il temporale.”.

Se si potesse non morire è una riflessione intensa sul significato della vita, in un’ottica diversa, l’ottica del tempo che non è più definito da un inizio e una fine, ma è un infinito di ripetersi nella sua essenza più profonda.

Una svolta importante per la band milanese, ritenuta dai bookmakers fra i favoriti per il podio insieme a Chiara Galiazzo e Malika Ayane al festival di sanremo 2013

Testo La prima volta (che sono morto) Simone Cristicchi

Simone Cristicchi 2Il secondo brano che il cantautore romano, Simone Cristicchi, presenterà nelle 63° edizione del Festival di Sanremo, insieme a Mi Manchi, sarà La prima volta (che sono morto).
A proposito del brano il giovane artista ha affermato:
Il brano è l’altra faccia della medaglia, è uno dei miei cortometraggi in musica. È stato scritto con Leo Pari, lo stesso autore di Biagio Antonacci, è uno stimolo a rimanere lucidi sulle cose delle vita importanti, con quel filo di provocazione su quanto siamo in grado, in una vita, di cambiare il mondo.

In questo brano Cristicchi immagina sé stesso, narrando prima del momento in cui è trapassato, come qualcosa di breve e indolore: “La prima volta che sono morto, non me ne ero neppure accorto, mi ero distratto solo un secondo, e l’attimo dopo ero già sepolto.

Il testo continua poi col racconto, una volta trapassato, di un ipotetico aldilà, dove incontra tutta una serie di personaggi, fra cui il nonno partigiano, che gli chiede se fossero riusciti a cambiare il mondo. A questa domanda Cristicchi risponde con amarezza: “nonno,dai, lascia stare , ti offro un gelato.

In questo mondo post mortem, come Dante nella Divina Commedia, l’artista incontra personalità importanti del secolo appena trascorso: passeggia con Chaplin, gioca a briscola con Pertini, va al cinema per vedere il nuovo film di Pasolini.

Il racconto fantastico di questo viaggio nell’altro mondo si conclude con una riflessione su quanto cambierebbe della propria vita se potesse rinascere ancora. In un climax crescente, partendo dal quasi scherzoso :”cambierei sulla tomba la foto, con quella faccia da cretino

Per poi approdare alle cose realmente importanti della vita:
Quante cose avrei potuto fare che non ho fatto, parlare di più con mio figlio, girare il mondo con mia moglie..

E infine con una punta di amaro sarcasmo: “E vabbé, sarà per la prossima volta.
Il brano farà parte del quarto disco dell’artista, Album di famiglia, che uscirà nei giorni del festival, e ha già ricevuto promettenti apprezzamenti da parte della critica.
A proposito del nuovo progetto discografico Cristicchi ha raccontato che è stato realizzato nel suo studio di casa, per far filtrare nelle canzoni l’intimità della famiglia. Il figlio Tommaso ha realizzato la copertina. “Il disco ha tante parole, è un album influenzato dai luoghi che ho visto.

Mi manchi Testo

Simone CristicchiFra i cantautori “impegnati” che quest’anno calcheranno le scene sanremesi ritroviamo un ex vincitore di una passata edizione, Simone Cristicchi, che trionfò nel 2007 con Ti regalerò una rosa.

I brani coi quali gareggerà nella categoria big fra poco meno di una settimana sono Mi manchi e La prima volta (che sono morto).

Mi manchi è un pezzo decisamente più soft, meno impegnativo, rispetto a La prima volta (che sono morto). È lo stesso Cristicchi a definirlo una ballata romantica, quasi folk.

A proposito di questo brano il cantautore ha affermato:
È stato mio figlio a farmi capire che c’erano davvero tante parole semplici, che potessero capire anche i bambini. Avere figli ti riporta a una dolcezza del racconto, all’amore universale. La canzone ha un’atmosfera vintage, molto vicina a Modugno, Endrigo, agli anni 60.
Il cantautore gioca sapientemente con le rime: “come un mese a un calendario, e a un teatro il suo sipario, a una suora il suo rosario..”.

Il testo è interamente costruito sulla figura retorica della similitudine : “mi manchi come l’ago in un pagliaio, allo yeti il suo ghiacciaio, come il vento agli aquiloni, come il cacio ai maccheroni..”, giocando sul paragone fra la mancanza della amata e il legame fra una varietà di cose :
come le radici ad un albero, come il campo ad un trattore, come al lampo manca il tuono”.
Il tema è dunque l’amore, un tema classico in pieno stile sanremese, affrontato dall’artista con leggiadria, e con apparente superficialità che sfocia però in versi di grande profondità:

Ed a Dio la mia preghiera, lo nasconderò, perché tu non lo veda, perché tu non ci creda, quando ti dirò che ti amo ancora.

Mi manchi farà parte del quarto progetto discografico dell’artista, il quale ha affermato:
È il quarto disco della mia giovane carriera, ed è il più bello. Sono rimasto male per come sono andate le vendite dello scorso anno che non hanno superato le 25mila copie. Il cd sanremese che conteneva Ti regalerò una rosa era arrivato a centomila. Registrando il nuovo album, Album di famiglia, ho riflettuto molto cercando di trovare la chiave giusta.

Testo Sotto Casa Max Gazzè

max gazzePer la 63° edizione del Festival di Sanremo vedremo, tra i 14 big in gara, anche Max Gazzè che quest’anno presenterà il brano intitolato “Sotto Casa”. L’omonimo brano sarà contenuto anche all’interno delle nuovo disco intitolato proprio “Sotto casa“, previsto in uscita il 14 febbraio 2013. L’artista, però, non ha pronto solo un nuovo disco insieme ai due inediti, difatti, subito dopo la fine del Festival sanremese si dedicherà al tour che, dapprima, approderà all’estero e poi dal 14 marzo in Italia.

Ad ogni modo, il cantautore italiano non è nuovo a questa manifestazione: molti di voi, difatti, ricorderanno la sua prima apparizione al festival della canzone italiana, nel 1999, nella categoria giovani con il pezzo “Una musica può fare”. Successivamente, si presentò in occasione della 50° edizione del festival con “Il timido ubriaco” e poi di nuovo con il brano “Il solito sesso” che presentò nella 58° edizione del Festival della musica italiana. Lo scorso anno, invece, ha potuto duettare con Dolcenera, intepretando proprio il brano di quest’ultima.

Scopriamo il nuovo singolo Sotto Casa di Max Gazzè

Il testo di Sotto Casa di Max Gazzè si presenta, in un certo senso, tagliente e sarcastico allo stesso tempo; il brano à accompagnato da una musica con un ritmo serrato, dove non mancano interessanti aperture che introducono i ritornelli. Nel complesso, dunque, si può parlare di un testo alquanto ironico.

Stando a quanto ha riferito lo stesso artista, in occasione di un’intervista rilasciata al “Il mattino di Napoli”, la canzone è nata dopo l’incontro con due testimoni di Geova: in pratica, lui e suo fratello sono stati “catechizzati” – termine usato proprio da Max Gazzè – da due gentilissime persone che molto educatamente hanno parlato di questa fede religiosa. Il testo, dunque, ad una prima lettura è un invito al dialogo tra le diverse fedi, ma più in generale si presenta come un invito alla convivenza ed al rispetto da avere nei confronti degli altri.