Correva l’anno 1971. Quattro giovani musicisti, il cantante Farrokh Bulsara (Alias Freddy Mercury), il chitarrista Brian May, il batterista Roger Taylor e il bassista John Deacon, danno vita ad uno dei gruppi che ha fatto la storia della musica, i Queen.
Considerato da molti il miglior gruppo britannico di tutti i tempi, davanti a leggende del calibro dei Beatles e dei Rolling Stones, i Queen sono stati espressione di un melting pot di generi, dal progressive al metal, dal blues alla musica elettronica, attingendo in primis al rock, in tutte le sue espressioni.
La band, oltre ad essere diventata essa stessa leggenda, ha fortemente influenzato una miriade di artisti, tra cui Michael Jackson, il quale ha citato fra le fonti di ispirazione per Thriller l’album Hot Space, o Lady Gaga, la quale ha creato il suo pseudonimo attingendo al celebre pezzo Radio Ga Ga.
Dei Queen rimarranno nella storia non solo le canzoni, ma anche le esibizioni dal vivo, veri e propri spettacoli, vicini al mondo del teatro per le scenografie, i costumi, e le doti di improvvisazione dei membri del gruppo. Il leitmotiv di tali shows si rispecchia perfettamente nell’ambiguità del nome scelto, Queen, che gioca sulla duplicità del significato, suscitando curiosità e creando un alone di mistero intorno del cantante della band.
Il gruppo ha prodotto un successo dopo l’altro sino alla morte del loro leader, Freddy Mercury, scomparso di AIDS nel 1991. Da ricordare Bohemian Rhapsody, Somebody to love, We Will Rock You, The show must go on, Another one bites the dust, ed una delle canzoni più importanti della storia del rock, We are the Champions.
Il pezzo, scritto da Freddy Mercury nel 1977 e pubblicato nell’album News of the World, é l’originale celebrazione di una vittoria, ed è diventato la colonna sonora della maggior parte delle manifestazioni sportive tenutesi negli ultimi trent’anni, dal calcio alla formula uno. Ed è proprio questo intento che si evince dalle parole del leader, il quale ha affermato “ I wanted a participation song, something that the fans could latch on to. It was aimed at the masses..”
“We are the Champions” è da considerarsi dunque un vero e proprio inno di trionfo, utilizzato in svariati film, telefilm e trasmissioni televisive, e riprodotto in veste di cover da importanti artisti come Robbie Williams.
La rivista Sun ha condotto un sondaggio dal quale è emerso che, a dispetto di brani importanti come Let it Be o Wonderwall, “We are the Champions” è considerato dagli inglesi stessi il brano che più li rappresenta, suscitando in essi un forte orgoglio patriottico.