La Notte della Taranta 2012 ora ha un canale ufficiale su YouTube

notte della taranta 2012

Un grande passo per gli organizzatori de La Notte della Taranta , l’evento musicale salentino in programma dal 7 al 25 di agosto 2012 , ora ha un partner con la community leader del video sharing, Youtube!

Youtube canale ufficiale per La Notte della Taranta 2012

La Notte della Taranta 2012 grazie alla collaborazione del noto motore di ricerca Google proprietario di Youtube, consentirà, collegandosi a http://www.youtube.com/nottedellatarantatv  la diffusione in tutto il mondo dei contenuti video esclusivi anche delle edizioni degli scorsi anni, oltre che dar modo a chi non può essere presente, di visualizzare in diretta il Concertone del 25 agosto quando sul palco ci sarà nientepopodimeno che Goran Bregovic a dirigere l’orchestra

Quindi, l’appuntamento per chi vuole rimanere collegato al mondo della pizzica salentina , è su Youtube pronti a vivere la manifestazione che attira oltre 400.000 spettatori fra il Festival itinerante che si manifesta fra i paesi della Grecìa Salentina e il Concertone Finale del 25 agosto.

 

Notte della Taranta 2012

La Notte della Taranta

Uno degli appuntamenti musicali più belli dell’estate pugliese, è sicuramente quello con la Notte della Taranta 2012, evento giunto quest’anno alla sua quindicesima edizione, che nel corso del mese di agosto, e più precisamente tra l’8 e il 22 agosto, propone tante occasioni di festa in tour costituito da ben tredici tappe in varie location del Salento.

Arriva la quindicesima edizione della Notte della Taranta

Tra le grandi novità previste per la Notte della Taranta 2012, una su tutte è rappresentata dalla presenza, per il celeberrimo Concertone di Melpignano – quest’anno in programma per il 25 agosto – di un nuovo maestro concertatore, che è il famoso ed apprezzato compositore e musicista balcanico di fama internazionale, Goran Bregovic.

L’appuntamento con la musica e i ritmi del Salento è quindi a partire dall’8 agosto, data in cui è previsto l’inizio della quindicesima edizione della Notte della Taranta 2012, che farà tappa tra Alessano, Carpignano Salentino, Cutrofiano, Calimera, Castrignano dei Greci, Galatina, Cursi, Martano, Soleto, Martignano, Zollino e Sternatia con la pizzica che la farà da padrona, grazie ad artisti quali Officina Zoè, Petrameridie, Arakne Mediterranea, Enza Pagliara, Bandatrica, SalentoOrkestra e tanti altri.

La notte della Taranta 2009 12° edizione dal 7 al 22 Agosto, Salento, Puglia!

la-notte-della-taranta

La Notte della Taranta è giunta al suo 12° anno!

Il più grande festival musicale dedicato al recupero e alla valorizzazione della pizzica salentina che vedrà l’ edizione 2009 dal 7 al 22 agosto prossimo in Salento. Continua a leggere

I Calanti La Zitella Pizzica Salentina

i-calanti-notte-della-pizzica

Per tutti coloro che hanno avuto modo di visitare il Salento, sanno benissimo che l’estate diventa un raduno cittadino di tamburelli e musiche folkloristiche.

Quanti conoscono La notte della Taranta di Melpignano, la manifestazione di oltre 100.000 persone che ballano, cantano e suonano il tamburello! Continua a leggere

La storia della pizzica pizzica , taranta e video del ballo

pizzica salentina

TARANTISMO e PIZZICA PIZZICA: l’euforia e la mitificazione
La cura dei disagi psichici o fisici attraverso la musica e la danza ha sempre destato vivo interesse, perché significa percorrere strade diverse dalla medicina ufficiale e sancire l’esistenza di una pluralità di culture della sanità.

Se poi si aggiunge – come nel tarantismo meridionale e nell’argismo sardo – la pregnante componente mitico-simbolica e magico-religiosa della taranta e della coreoterapia, allora il tema si fa persino affascinante; infatti per secoli il fenomeno ha “intrigato” molti medici, viaggiatori stranieri, artisti ed ecclesiastici, i quali, spinti dalla curiosità o per ragioni di studio, si sono recati in Puglia per constatare di persona il fenomeno.

Quasi del tutto estinto il tarantismo, nonostante permanga forte la sua memoria, il Salento si trova oggi a reinterpretare il ruolo della terra del mito aracnideo. Un inaspettato e al contempo costruito entusiamo stanno trasformando musica e danza della zona in prodotti alla moda pronti per essere commercializzati. Attorno al ballo – la pizzica – considerato erroneamente come l’unico capace di “guarire” o di provocare supposti effetti di estraneazione (trance, possessione, esorcismo, endorcismo, ecc.), si è creato un movimento consistente di nuovi “devoti”, con le proprie liste informatiche, i raduni, gli idoli, i feticci, il mercato.
Ma se si vuole scavare nel profondo per dare sostanza filologica alla reale pratica dei balli in Puglia e al loro uso ritualizzato, allora diventa obbligatoria la ricerca etnografica, che in realtà pochi praticano metodicamente. Insomma, quali erano le pizziche eseguite realmente dagli anziani? Quali le differenze tra la forma ludica e quella terapeutica? In quali contesti e in quali forme si ballava nei secoli precedenti? La pizzica pizzica può essere ancora un ballo scatenante e liberatorio? Queste alcune delle domande che numerosi giovani ci rivolgono di frequente.<

LA PIZZICA PIZZICA

Dal 1980 stiamo perlustrando con varie campagne di indagine la tradizione del ballo in Salento (1980-82, 1988, 2000-2006) alla ricerca delle diverse forme di danza e, via via che la ricerca si allarga anche alle altre province pugliesi, il quadro va facendosi sempre più chiaro e complesso, confortato da documenti cine-video talora sorprendenti.
Area di diffusione e stato di conservazione. Dal Salento, al Tarantino, a tutto il Barese, dal Materano all’area ionica della Basilicata era diffuso sino all’ultima guerra il nome della pizzica pizzica per indicare un ballo vivace di coppia, che affiancava o talvolta si confondeva con la tarantella stessa. Legata al rituale terapeutico del tarantismo, la pizzica pizzica compare come termine coreutico nelle fonti solo alla fine del secolo XVIII. Oggi la pratica viva nelle forme originali del ballo è quasi del tutto estinta (fanno eccezioni solo poche località in area non del Salento leccese), i repertori che si recuperano attraverso le testimonianze esecutive degli anziani sono scarni e impoveriti.
L’uso del fazzoletto. Un tempo il ballo prevedeva anche l’invito con la consegna del fazzoletto da parte della persona che iniziava il ballo verso quella che con cui desiderava ballare; di questo uso c’è ancora traccia nella memoria degli anziani salentini. Lo stesso meccanismo di invito avveniva in tutta la regione e ancora oggi avviene in acune aree della Basilicata e della Campania con apposito canto d’invito codificato.

Brevi cenni morfologici.

Dal punto di vista morfologico, i diversi documenti etnografici raccolti in pellicola e in video – grazie alla riesecuzione degli anziani portatori e agli ultimi residui di pratica reale – legano in modo inequivocabile la pizzica pizzica al un più ampio sottogruppo apulo-lucano della tarantella meridionale.

Sul piano strutturale vi è molta analogia fra la varianti di pizzica pizzica e le altre tarantelle dell’area apulo-lucana: la danza, principalmente eseguita in coppia (ma non solo) all’interno di una ronda o cerchio di spettatori, suonatori e ballerini, si compone essenzialmente di ballo frontale e giro; tali figure ricorrenti sono arricchite da rotazioni su se stessi, brevi avvicinamenti confidenziali, giri legati e “mosse” di chiaro riferimento sessuale. Pur prevalendo la formula in coppia mista, la pizzica pizzica può essere danzata anche fra donne e fra uomini. In quest’ultima combinazione la pizzica può trasformarsi in scherma danzata, se i ballatori ne conoscono il repertorio e se si crea quel clima di necessaria scherzosa competizione.

PIZZICA SCHERMA

Nel Leccese, nel Brindisino e nel Tarantino si pratica (in molti centri si praticava) da parte di soli uomini la forma duellata della pizzica, detta appunto pizzica scherma o schermata, oppure più semplicemente scherma. Vi sono modi diversi di schermare e gli schermitori sono spesso legati al mondo carcerario o rom stanziale (ne scrive Gramsci nelle Lettere dal carcere. Si mima il coltello con le dita della mano, molta parte della gestualità risente dei codici schermitòri e di una simbolica tradizionale non sempre di facile lettura . La semantica gestuale è conservata e trasmessa con riserbo o addirittura segretezza. La partecipazione alla danza-scherma aveva modalità settarie e iniziatorie tipiche delle società segrete: infatti un tempo per entrare nella cerchia degli schermitori bisognava aver avuto lezioni da maestri di riconosciuta fama, passare una sorta di rito di iniziazione (conoscenza delle tecniche, delle regole e degli adepti) e godere dell’altrui considerazione, altrimenti si rischiava di essere beffeggiati dagli altri schermitori.
Una forma analoga, pur se diversa nello stile, è oggi presente nella Calabria meridionale, con la tarantella schermata riggitana (non immune da contatti socio-simbolici della ‘ndrangheta). Si hanno comunque tracce di una diffusa presenza un tempo in tutto il sud di questa particolare tipologia coreutica.
Ulteriori approfondimenti potete visitare Centro studi sulla danza tradizionale in Italia

Testi di Giuseppe Michele Gala © 2003 e Taranta.it

Qui sotto invece un video del ballo della pizzica.

[youtube z5IIiYBcy3k nolink]