Se si potesse non morire Modà

ModàTornano sul palcoscenico dell’Ariston i Modà, band amatissima dalle giovani generazioni, che si cimenterà con due inediti diversi rispetto ai temi ai quali ci hanno da abituato.
Oltre a Come l’acqua nel mare, il gruppo gareggerà con “Se si potesse non morire”.

Entrambi i brani faranno parte dell’album, Gioia (come il nome della figlia del leader della band, Francesco Silvestre), il quale uscirà in concomitanza col festival, nel giorno della festa degli innamorati.

Se la particolarità di “Come l’acqua dentro il mare” sta nel trattare la materia dell’amore di un padre per la propria bambina, “Se si potesse non morire” da un taglio netto col tema “romantico”.

E infatti a proposito del brano Kekko Silvestre ha affermato:
Questa è una riflessione sul fatto che senza la morte affronteremmo la vita in modo diverso, manterremmo meno promesse, andremmo meno di corsa. Quest’anno dimostreremo che i Modà non cantano solo canzoni d’amore, come insinua qualcuno. Come se ci fosse qualcosa di male, poi.

È evidente la vena polemica delle parole del leader della band, in risposta alle critiche ricevute in ordine ai testi delle loro canzoni, considerati da alcuni “canzonette banali e ripetitive”.

I Modà in “Se si potesse non morire” si interrogano sulla capacità di utilizzare il tempo, riuscendo a scorgere la bellezza nel mondo che ci circonda “Avessi il tempo di pensare un po’ di più alla bellezza delle cose mi accorgerei di quanto è caldo e giallo il sole”.

Si chiedono poi se avessimo la possibilità di non morire, ma di vivere e vivere più volte, di quanto cambierebbe la percezione delle cose che della nostra vita sono le più semplici: “Se si potesse nascere ogni mese per risentire la dolcezza di una madre e di un padre, dormire al buio senza più paure, mentre di fuori inizia il temporale.”.

Se si potesse non morire è una riflessione intensa sul significato della vita, in un’ottica diversa, l’ottica del tempo che non è più definito da un inizio e una fine, ma è un infinito di ripetersi nella sua essenza più profonda.

Una svolta importante per la band milanese, ritenuta dai bookmakers fra i favoriti per il podio insieme a Chiara Galiazzo e Malika Ayane al festival di sanremo 2013

Testo La prima volta (che sono morto) Simone Cristicchi

Simone Cristicchi 2Il secondo brano che il cantautore romano, Simone Cristicchi, presenterà nelle 63° edizione del Festival di Sanremo, insieme a Mi Manchi, sarà La prima volta (che sono morto).
A proposito del brano il giovane artista ha affermato:
Il brano è l’altra faccia della medaglia, è uno dei miei cortometraggi in musica. È stato scritto con Leo Pari, lo stesso autore di Biagio Antonacci, è uno stimolo a rimanere lucidi sulle cose delle vita importanti, con quel filo di provocazione su quanto siamo in grado, in una vita, di cambiare il mondo.

In questo brano Cristicchi immagina sé stesso, narrando prima del momento in cui è trapassato, come qualcosa di breve e indolore: “La prima volta che sono morto, non me ne ero neppure accorto, mi ero distratto solo un secondo, e l’attimo dopo ero già sepolto.

Il testo continua poi col racconto, una volta trapassato, di un ipotetico aldilà, dove incontra tutta una serie di personaggi, fra cui il nonno partigiano, che gli chiede se fossero riusciti a cambiare il mondo. A questa domanda Cristicchi risponde con amarezza: “nonno,dai, lascia stare , ti offro un gelato.

In questo mondo post mortem, come Dante nella Divina Commedia, l’artista incontra personalità importanti del secolo appena trascorso: passeggia con Chaplin, gioca a briscola con Pertini, va al cinema per vedere il nuovo film di Pasolini.

Il racconto fantastico di questo viaggio nell’altro mondo si conclude con una riflessione su quanto cambierebbe della propria vita se potesse rinascere ancora. In un climax crescente, partendo dal quasi scherzoso :”cambierei sulla tomba la foto, con quella faccia da cretino

Per poi approdare alle cose realmente importanti della vita:
Quante cose avrei potuto fare che non ho fatto, parlare di più con mio figlio, girare il mondo con mia moglie..

E infine con una punta di amaro sarcasmo: “E vabbé, sarà per la prossima volta.
Il brano farà parte del quarto disco dell’artista, Album di famiglia, che uscirà nei giorni del festival, e ha già ricevuto promettenti apprezzamenti da parte della critica.
A proposito del nuovo progetto discografico Cristicchi ha raccontato che è stato realizzato nel suo studio di casa, per far filtrare nelle canzoni l’intimità della famiglia. Il figlio Tommaso ha realizzato la copertina. “Il disco ha tante parole, è un album influenzato dai luoghi che ho visto.

Mi manchi Testo

Simone CristicchiFra i cantautori “impegnati” che quest’anno calcheranno le scene sanremesi ritroviamo un ex vincitore di una passata edizione, Simone Cristicchi, che trionfò nel 2007 con Ti regalerò una rosa.

I brani coi quali gareggerà nella categoria big fra poco meno di una settimana sono Mi manchi e La prima volta (che sono morto).

Mi manchi è un pezzo decisamente più soft, meno impegnativo, rispetto a La prima volta (che sono morto). È lo stesso Cristicchi a definirlo una ballata romantica, quasi folk.

A proposito di questo brano il cantautore ha affermato:
È stato mio figlio a farmi capire che c’erano davvero tante parole semplici, che potessero capire anche i bambini. Avere figli ti riporta a una dolcezza del racconto, all’amore universale. La canzone ha un’atmosfera vintage, molto vicina a Modugno, Endrigo, agli anni 60.
Il cantautore gioca sapientemente con le rime: “come un mese a un calendario, e a un teatro il suo sipario, a una suora il suo rosario..”.

Il testo è interamente costruito sulla figura retorica della similitudine : “mi manchi come l’ago in un pagliaio, allo yeti il suo ghiacciaio, come il vento agli aquiloni, come il cacio ai maccheroni..”, giocando sul paragone fra la mancanza della amata e il legame fra una varietà di cose :
come le radici ad un albero, come il campo ad un trattore, come al lampo manca il tuono”.
Il tema è dunque l’amore, un tema classico in pieno stile sanremese, affrontato dall’artista con leggiadria, e con apparente superficialità che sfocia però in versi di grande profondità:

Ed a Dio la mia preghiera, lo nasconderò, perché tu non lo veda, perché tu non ci creda, quando ti dirò che ti amo ancora.

Mi manchi farà parte del quarto progetto discografico dell’artista, il quale ha affermato:
È il quarto disco della mia giovane carriera, ed è il più bello. Sono rimasto male per come sono andate le vendite dello scorso anno che non hanno superato le 25mila copie. Il cd sanremese che conteneva Ti regalerò una rosa era arrivato a centomila. Registrando il nuovo album, Album di famiglia, ho riflettuto molto cercando di trovare la chiave giusta.

Testo Sotto Casa Max Gazzè

max gazzePer la 63° edizione del Festival di Sanremo vedremo, tra i 14 big in gara, anche Max Gazzè che quest’anno presenterà il brano intitolato “Sotto Casa”. L’omonimo brano sarà contenuto anche all’interno delle nuovo disco intitolato proprio “Sotto casa“, previsto in uscita il 14 febbraio 2013. L’artista, però, non ha pronto solo un nuovo disco insieme ai due inediti, difatti, subito dopo la fine del Festival sanremese si dedicherà al tour che, dapprima, approderà all’estero e poi dal 14 marzo in Italia.

Ad ogni modo, il cantautore italiano non è nuovo a questa manifestazione: molti di voi, difatti, ricorderanno la sua prima apparizione al festival della canzone italiana, nel 1999, nella categoria giovani con il pezzo “Una musica può fare”. Successivamente, si presentò in occasione della 50° edizione del festival con “Il timido ubriaco” e poi di nuovo con il brano “Il solito sesso” che presentò nella 58° edizione del Festival della musica italiana. Lo scorso anno, invece, ha potuto duettare con Dolcenera, intepretando proprio il brano di quest’ultima.

Scopriamo il nuovo singolo Sotto Casa di Max Gazzè

Il testo di Sotto Casa di Max Gazzè si presenta, in un certo senso, tagliente e sarcastico allo stesso tempo; il brano à accompagnato da una musica con un ritmo serrato, dove non mancano interessanti aperture che introducono i ritornelli. Nel complesso, dunque, si può parlare di un testo alquanto ironico.

Stando a quanto ha riferito lo stesso artista, in occasione di un’intervista rilasciata al “Il mattino di Napoli”, la canzone è nata dopo l’incontro con due testimoni di Geova: in pratica, lui e suo fratello sono stati “catechizzati” – termine usato proprio da Max Gazzè – da due gentilissime persone che molto educatamente hanno parlato di questa fede religiosa. Il testo, dunque, ad una prima lettura è un invito al dialogo tra le diverse fedi, ma più in generale si presenta come un invito alla convivenza ed al rispetto da avere nei confronti degli altri.

Testo Scintille Annalisa Scarrone

Annalisa ScarroneSi chiama Annalisa Scarrone ed è una delle più belle rivelazioni uscite dal noto talent show Amici diretto e condotto da Maria De Filippi.

Molti di voi la conosceranno già, molti altri invece avranno modo di conoscerla proprio nei prossimi giorni, in occasione del Festival di Sanremo 2013. La giovane cantante di Savona ha infatti deciso di partecipare in qualità di concorrente all’imminente festival.

Come sapete, i brani con i quali i concorrenti parteciperanno alla nota kermesse canora quest’anno sono due. Annalisa si presenterà con due singoli estratti dal nuovo album presto in uscita: l’album si intitolerà Non so Ballare, che è anche il titolo del singolo primo estratto, mentre il secondo brano che avremo occasione di ascoltare e conoscere a Sanremo si intitola Scintille, le scintille di un amore appena nato.

Scintille parla infatti d’amore, ed è una canzone che evidentemente è dedicata ad un amore vero, perchè proprio in una recente intervista la giovane cantante ha affermato di essere innamorata.

Ma le curiosità non finiscono qui: oltre ad Annalisa parteciperà al Festival anche Chiara Galiazzo, la vincitrice padovana di XFactor 2013. Le due sono amiche sin da quando non erano famose e si incrociavano qua e là tra un provino e l’altro; è curioso che il destino le abbia volute riunire entrambe sullo stesso palcoscenico del famoso Teatro Ariston di Sanremo, ed essendo entrambe giovani e particolarmente talentuose, ci auguriamo che il festival vada per il meglio per entrambe.

Scintille è una canzone che parla dei piccoli grandi ricordi che rendono speciale una vita vissuta, come la vista di un arcobaleno dietro un finestrino, i ricordi delle favole e delle estati da bambino, i regali di Natale scartati e gli scherzi di Carnevale, e poi i primi amori, il tutto in una canzone da dedicare interamente a qualcuno di davvero speciale.

Testo Niente Malika Ayane

Sanremo 2013 Malika Ayane Niente In occasione della 63° edizione del Festival di Sanremo vedremo nuovamente sul palco dell’Ariston la cantante italiana Malika Ayane, che presenterà il nuovo singolo intitolato “Niente“. L’artista, nata a Milano nel 1984, ha già avuto modo di partecipare in passato al famoso festival della canzone italiana: difatti, la stessa approdò a Sanremo, nella categoria dei Giovani, con il brano “Come foglie“, pezzo che tra l’altro le permise di piazzarsi al terzo posto della sua categoria.

Questo testo, che la portò ad un grande successo, era stato scritto da Sangiorgi ed ancora oggi gode di un’incredibile attenzione, data la sua bellezza. L’anno successivo, nel 2010, Malika Ayane si è ripresentata al Festival di Sanremo con il brano “Ricomincio da qui” di Pacifico, testo che non si piazzò alle prime posizioni, ma comunque che ottenne un riconoscimento con il premio della critica Mia Martini. In quest’occasione potrete certamente ricordare che l’orchestra del festival della canzone italiana non era d’accordo con il voto dato al suo brano.

Scopriamo il nuovo testo di Niente di Malika Ayane

Ad ogni modo, ora per questa nuova edizione del Festival di Sanremo 2013 – dove vedremo come presentatori Fabio Fazio e Luciana Littizzetto – Malika Ayane porterà il brano “Niente“, testo che tra l’altro è stato scritto nuovamente da Sangiorgi. La cantante milanese ha ricevuto la base di musica da Sangiorgi, incisione realizzata con piano e voce, ed è stata avvisata dallo stesso giacché reputava il pezzo “molto forte” emotivamente parlando. Malika, una volta ascoltato e registrato il pezzo con la sua voce, ha fatto risentire il brano a Sangiorgi che ha detto di essersi commosso.

Con il nuovo brano di Malika AyaneNiente” dobbiamo aspettarci qualcosa di intenso ed emotivo, che mette a nudo i sentimenti della stessa cantautrice italiana.

Il brano “Niente” che ha una durata totale di 5 minuti è stato portato a 3.45 proprio per il Festival; questa è l’unica modifica realizzata sul pezzo. Il resto della canzone “Niente” vede un arrangiamento piuttosto sinfonico, con strumenti che si aggiungono man mano che si va avanti nello svolgimento del brano.

Non resta che chiedersi se il testo di “Niente” di Malika Ayana sarà di nuovo così “pungente” proprio come il brano “Come foglie”.

Testo Non so ballare Annalisa Scarrone

Annalisa Scarrone 2La rivelazione di Amici 2010 Annalisa Scarrone si presenta quest’anno al Festival di Sanremo 2013 con due brani inediti.

Nel corso dell’edizione 2010 del noto talent di Maria De Filippi la cantautrice si è classificata seconda portandosi a casa anche il premio della critica e sorprendendo tutti per la sua straordinaria voce.

Oggi, dopo la bellezza di due album e sei singoli in appena tre anni, rivediamo la giovane cantautrice pronta a calcare per la prima volta il calco della kermesse musicale più famosa d’Italia. I due brani con i quali Annalisa si presenterà sono Non so ballare e Scintille. Nel corso della serata del 15 febbraio del Festival di Sanremo invece, quella dedicata alla Sanremo Story, Annalisa si esibirà nel brano Per Elisa di Battiato.

Non so ballare sembra essere la storia di un’amore a prima vista, di una ragazza che a prima vista si innamora e sente le farfalle nello stomaco, pur non sapendo o non volendo ballare, per timidezza o discrezione.

Fino ad oggi Annalisa Scarrone ha pubblicato, come già detto, due album: Nali e Mentre tutto cambia. A seguito della partecipazione al Festival di Sanremo 2013, uscirà invece un terzo album, dal titolo Non So Ballare, tratto proprio dal singolo che sarà presentato all’Ariston nei prossimi giorni.

Nel corso dei suoi primi tre anni di carriera, Annalisa Scarrone ha avuto modo di presentarsi e farsi conoscere al grande pubblico anche partecipando a differenti festival e tour itineranti, tra i quali il Festivalshow, il Radionorba Battiti Live, il Radio Italia Tour, il Sete di Radio Tour.

A seguito del Festival di Sanremo 2013, i fan di Annalisa Scarrone potranno incontrare la loro cantante del cuore il 18 febbraio alla Feltrinelli di Roma in Via Appia 417 a partire dalla 18.00, e il 22 febbraio invece alla Feltrinelli di Milano in Piazza Piemonte 2 alle ore 18.30.

Testo E se poi Malika Ayane

Sanremo 2013 Malika Ayane L’appuntamento con il Festival di Sanremo 2013 è ormai alle porte, ed oggi vi parliamo di una delle protagoniste più atipiche del mondo della musica italiana, vale a dire, la cantante Malika Ayane, che non è seconda ad altri artisti italici (soprattutto in ragione dell’età) per quanto riguarda le presenze al Festival della canzone italiana.

Per chi non lo sapesse, la carriera di Malika Ayane ha preso avvio nel lontano 1995 al Teatro della Scala di Milano, dove la giovane faceva parte del coro delle voci bianche, un’esperienza alla quale sono poi seguite iniziative di altra natura, che l’hanno vista lasciarsi contagiare da generi musicali diversi, come jazz e blues.

Malika Ayane: protagonista di Sanremo 2013

Come detto, questa particolare artista ha preso parte alle edizioni 2009 e 2010 del Festival di Sanremo, il primo anno cantando in compagnia di uno dei mostri sacri della musica italiana, Gino Paoli, il brano Come foglie, classificatosi al terzo posto all’interno della Categoria Giovani. Nell’edizione 2010, invece, Malika Ayane ha cantato Ricomincio da qui, che ha ottenuto il Premio della critica Mia Martini, pur non riuscendo a raggiungere la competizione finale per i primi tre posti.

Una tra le canzoni dell’artista che negli ultimi anni ha riscosso un successo veramente notevole, al punto tale da diventare un tormentone e anche parte della pubblicità di una famosa compagnia telefonica, è certamente Feeling Better.

Dopo la nostra panoramica sul passato di Malika Ayane, prendiamo però ora in esame il brano che porterà con lei al Sanremo 2013: E se poi, canzone scritta da Giuliano Sangiorgi (il frontman dei Negramaro ha già collaborato in passato con la cantante), si caratterizza per il suo testo che tenta di focalizzare l’attenzione dell’ascoltatore su un travaglio interiore che contrappone il singolo individuo alla vita di coppia, il quale combatte una guerra silenziosa per trovare un equilibrio ed una serenità interiore.

Testo Onda che vai Almamegretta

AlmamegrettaOggi vi parliamo del secondo brano sanremese degli Almamegretta dopo Mamma non lo sa: il brano si chiama Onda che vai, e rappresenterà la seconda occasione per il popolo sanremese di conoscere ed ascoltare questo straordinario gruppo di origine partenopea che da oltre vent’anni ha un ruolo da protagonista alla scena musicale italiana e non solo.

Gli Almamegretta, per chi non lo sapesse, hanno una storia lunga ed articolata che ha visto alternarsi diversi componenti senza mai tuttavia perdere l’affetto e la stima dei loro fan. Da segnalare, nella storia degli Almamegretta, la collaborazione prestigiosa con i Massive Attack, il cui risultato è il noto brano Karmacoma (The Napoli Trip).

Ma veniamo a noi: vi proponiamo oggi il testo del brano Onda che vai, con il quale gli Almamegretta si presentano in qualità di concorrenti al Festival di Sanremo 2013. Onda che vai è una canzone dedicata al mare, a quel mare appena lambito dai venti Alisei, proprio di fronte alla costa de L’Avana.

Testo Mamma non lo sa Almamegretta

AlmamegrettaMancano pochi giorni al Festival di Sanremo e i napoletani Almamegretta, si preparano con il loro brano Mamma non lo sa.

Per il gruppo partenopeo, la cui music sin dagli anni Ottanta riesce sempre a mostrarsi fresca ed attuale, si tratta della prima partecipazione alla grande kermesse musicale che ogni anno tiene migliaia di telespettatori incollati al piccolo schermo. Una scelta innovativa che consentirà agli Almamegretta di far conoscere la loro anima musicale ricca di contaminazioni che spaziano dal reggae sino ad arrivare alla musica napoletana al grande pubblico della musica pop.

Mamma non lo sa, primo brano che gli Almamegretta porteranno sul prestigioso palcoscenico del Festival di Sanremo 2013, parla di un paese che cambia, di un passato fatto di lavoro nei campi, feste di paese e cieli azzurri, e di un presente in cui invece al lavoro nei campi si è sostituito quello nelle fabbriche, si mangiano scatolette e alle feste di paese non si va più.

Vi ricordiamo inoltre che nella serata del 15 febbraio, che sarà interamente dedicata alla “Sanremo Story“, gli Almamegretta di esibiranno nel brano di Adriano Celentano “I Ragazzi della via Gluck“.

Attendiamo quindi di vedere gli Almamegretta nella loro esibizione live al Festival di Sanremo 2013 con questo brano dal titolo Mamma non lo sa. Vi terremo aggiornati circa un eventuale tour nel corso del quale ascoltare live gli Almamegretta nella vostra città.

Testo I tuoi maledettissimi impegni Max Gazzè

I tuoi maledettissimi impegni Max GazzèUno dei protagonisti del Festival di Sanremo 2013, che già in precedenza ha avuto modo di scaldare la platea dell’Ariston con le sue canzone contraddistinte da una poetica leggera e da armonie delicate, è il cantautore romano Max Gazzè, che per questa sessantatreesima edizione del festival presenterà il brano I tuoi maledettissimi impegni.

Attivo all’interno del panorama della musica italiana sin dai primi anni novanta – risalgono infatti a quegli anni le prime esperienze in studio insieme a Niccolò Fabi, Alex Britti e Daniele Silvestri – Max Gazzè accompagna tutte le sue esibizioni con l’immancabile basso elettrico, attraverso il quale crea dei riff accattivanti, che lo impongono all’attenzione di coloro i quali amano la figura del cantautore strumentista.

La poetica di Max Gazzè al Festival di Sanremo 2013

Nella sua carriera, il cantautore romano ha preso parte ad eventi di primo piano, tra i quali Un disco per l’estate 1998 (che vince con “Vento d’estate”) e, nello stesso anno, il Premio Tenco. Nel 1999, invece, partecipa al Festival di Sanremo Giovani. Il 2000 lo vede invece attivo di nuovo a Sanremo e, sempre nello stesso anno, anche al Festivalbar, in entrambe le occasioni con il brano Il timido ubriaco. Nel 2008 torna quindi nuovamente al festival della canzone italiana, con il brano “Il solito sesso”, in compagnia di Paola Turci e Marina Rei.

L’anno scorso, quindi, si presenta nuovamente a Sanremo, dove duetta con Dolcenera, interpretando la canzone della cantautrice salentina. Quest’anno, invece, Max Gazzè canterà il brano “I tuoi maledettissimi impegni“, una canzone in equilibrio tra poesia, dolcezza e romanticismo, con la quale invita a ritagliarsi tempi e spazi per la propria vita sentimentale all’interno della quotidianità.