Testo Domicilio Coatto Renato Zero
Settimo figlio!
Mio padre è un coniglio.
Un figlio per ogni sbadiglio.
La fame ci addenta,
La miseria ci annienta,
E mia madreâ¦Ã¨ di nuovo incinta!
Mi scoppia la testa.
Mai un giorno di festaâ¦
La sola speranza, non bastaâ¦
Come faiâ¦a sorridere mai?
Pignorano il letto.
Sequestrano il tetto.
Ci tolgono il gas e la luce.
In questa famiglia,
Mai un poco di paceâ¦
Alla fortuna, la mia faccia, non piace!
Un po' di decoro!
Magari, un lavoro!
â¦Un futuro di rame, non dâoroâ¦
Vita mia!
Che agoniaâ¦
Che infame vita, la miaâ¦la mia!!!
Fiori di Malvasiaâ¦
Di una dimenticata periferia!
Vita mia!
Fuggi viaâ¦
-Attenti! Arriva la Polizia-
â¦E prego io,
Che questa sorte cambi un giorno, mio Dio!!!
Giudice, allora? Che vogliamo fare?
Verrò a casa sua per mangiare?
Con quel sorriso davvero la invidio
Ma la mia notte si consuma nellâodio.
Solo Rebibbia
Conosce la pena
La fine di questâassurda altalena.
Vita mia!
Che ironiaâ¦
Nelle tue mani, la vita mia!
Cambierei,
Caso maiâ¦Per la mia vita cosa mi dai? Allora?
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