Bastavano Le Briciole Testo

Testo Bastavano Le Briciole

Quando rubarono il camion a mio padre
ci rimasi male
ce l'ho impresso non l'avevo mai visto depresso,
stavamo in centro, case di ringhiera
piena di immigrati senza i sanitari uscivo per andare al cesso,
per un po resto' discoccupato
stava al bar sotto casa coi Campari a tenersi occupato
faceva a briscole coi paesani
con gli occhi rossi per i fumi e gli amari io ero alle elementari,
ed ero in classe coi bimbi fortunati
coi dindi nei salvadanai e i genitori educati
e io fra stavo coi figli di immigrati
coi figli di operai, mi vergognavo, i miei erano ignoranti,
mi vergognavo del dialetto e mi prendevo con gli altri al parchetto
se le prendevo lui mi dava il resto..
a darmele era sempre mia madre
io fingevo ma in realtà, ormai già a quell'età non mi faceva male.

RIT:
Thermos di cafè, sei valigie in tre
so che non potro' scordarlo mai,
bastavano le briciole
andavo giu in Sicilia in Uno Diesel!
bastavano le briciole
andavo giu in Sicilia in Uno Diesel!
Oh qualche estate fa salutavo i frà
e da Giugno a Settembre ero li,
bastavano le briciole
andavo giu in Sicilia in Uno Diesel!
bastavano le briciole
andavo giu in Sicilia in Uno Diesel!

Nessuno pagava un cazzo e nel mio palazzo ci arrivò lo sfratto
e su mia madre ebbe un brutto impatto,
era venuta a Milano sognando una casa privata
e ora stava alla Barona dietro una risaia,
io diventai grande in un lampo
perchè alle medie volavano sedie
e le bestemmie coi pugni sul banco,
ognuno si prendeva ciò che non aveva
l'aria tesa per due sguardi il pretesto la scusa c'hai moneta?
NO! e poi facevi a pugni,
scappare è da conigli!
Le sigarette, biciclette, i motorini
poi la sera coi più grandi ascoltavamo le imprese dei miti
e imparavamo ad odiare gli sbirri
e nel quartiere non hai niente ma hai veri amici
non possedere ti rallenta ma puoi riuscirci
e ad ogni anno andavo sempre in ferie giu' in Sicilia
in Uno Diesel solo allora rivedevo mio padre felice.

RIT

Erano gli anni '90,
Milano era un'altra,
li ho capito gia' che i miei non ce l'avevano fatta
e la scuola era una pacchia iscritto all'ITIS,
eravamo veri animali veri esauriti
ed un paio di anni ce li persi lo stesso,
cazzate in strada appresso ad altri quattro scappati di casa,
scappati non si intende letterelamente,
a casa non mi è mai mancato nè l'affetto nè niente
se dai poveri ho imparato a fare i contanti,
dai ricchi poi a rinvestirli e farne altri,
dai poveri a parlare come mangi
ma è dai ricchi che ho imparato a scegliere i ristoranti
ed io e i miei non siamo mai stati uguali
chissà com'è che pensavo che non aveste niente da insegnarmi,
sono cresciuto senza mai accontentarmi,
chissà com'è che ora non trovo il modo per ringraziarvi...

Rit.

....andavo giu in Sicilia in Uno Diesel(X4)
Artisti per lettera
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