Testo La Sedia Giorgio Gaber
â¦La sedia!
La sedia è la sedia: visione globale dellâoggetto.
Generalmente di legno, faggio evaporato, noce dei casi migliori, talvolta di vimini, caso limite, non globale.
La sedia serve per sedersi e se di vimini stride alla pressione dei culi obesi, pesanti, sempre seduti: fenomenologia dellâoggetto.
Già , ma chi si siede?
Qui il discorso si fa più difficile ed occorre unâanalisi più profonda alla luce della quale emerge un verità sconcertante: si siede chi ha la sedia.
Chi non ce lâha?
Chi non ce lâha è costretto a stare in piedi. Se ne deduce che inevitabilmente la sedia opera nellâumanità una piccola divisione.
Ma chi ha la sedia è gentile e la cede a chi è in piedi?
No! Chi ha la sedia se la tiene e ci sta comodamente seduto.
Ma allora cosa ci rappresenta il 'Prego sâaccomodi'?
Il 'Prego sâaccomodi' è un modo di dire, signorile e democratico, che fa notare le differenze ma con gentilezza. Meglio sarebbe sostituirlo con 'Prego stia pure in piedi', ugualmente gentile però più vero!
Io la sedia ce lâho però sto in piedi.
No, mi dispiace questo caso non è previsto!
Come non è previsto? Cercate di prevederlo perché io sono uno in piedi con la sedia.
Beh, allora diciamo che soggettivamente sei uno di quelli che stanno in piedi, ma oggettivamenteâ¦