Testo Telefono Azzurro Fabio Concato
e tutti fermi in
fila ad aspettare
che scatti
quel semaforo
avessi almeno
la mia radiolina
che a sentirla
e' uno spettacolo
e guarda
che ti ho visto
con le mani
dentro al naso
sei romantico
e poi la
stessa mano
te la passi
tra i capelli
sei fantastico
ma quanti
manifesti colorati
cosi' grandi non
ne ho visti mai
che gambe deliziose
son le calze un
po' velate
tu non le compri mai
biscotti per
l'infanzia poveretta
carte igieniche
lunghissime
sentissi com' e'
morbida e ogni
volta viene
voglia di cosare
e all' improvviso
arrivi tu
un manifesto in
mezzo agli altri
su quel faccino
quanti pugni
quante botte
ma lo sai che
ti potevano
ammazzare
su babbo smettila
di bere non mi
picchiare un' altra
volta che ogni
volta ho piu'
paura e quando
cerco di scappare
non arrivo mai
alla porta
mi raggiungi e
sei una furia
non c'entro niente
coi tuoi guai
non c'entro con
i dispiaceri non
ti ricordi ieri che
mi portavi al mare
e siamo ancora
fermi ad aspettare
che scatti
quel semaforo
avessi almeno
la mia radiolina
che a sentirla
e' uno spettacolo
e guardo il mio
vicino e' li'
tranquillo
tramortito
dal suo stereo
e arrivano frequenze
cosi' basse che
divento tachicardico
ma quanti
manifesti colorati
cosi' grandi
non li ho visti mai
c'e' un brandy un
po' speciale
per un fico
eccezionale non
me lo compri mai
e detersivi
cosi' intelligenti
che gli manca solo
di parlare
e macchine potenti e
prestigiose che se
non puoi le
puoi rubare
e all'improvviso
torni tu
un manifesto in
mezzo agli altri
e hai un faccino
cosi' triste
che a guardarti
dentro agli occhi
ci si potrebbe
vergognare
ma babbo non
ho fatto niente
non mi picchiare
un' altra volta
che ogni volta ho
piu' paura
e ho paura ormai
di tutto
di pensare e
di parlare
ho anche paura
di dormire
ma giuro quando
saro' grande
mi voglio vendicare
non mi ricordero'
mai piu' che mi
portavi al mare
e finalmente ci
muoviamo tutti
con te che mi vuoi
stringere io sto
pensando ancora a
quel faccino
passa se
vuoi passare
ma quanti sono
quei faccini
e quanto sono
disperati
li senti
piangere ogni
notte e non c'e'
mai nessuno
che li aiuti
e tutti a dire
che vergogna
ma tutti a
chiudere la porta
in fondo a noi
cos'e' che importa
il nostro bimbo e'
li' che sogna
ma per dio di la'
c'e' un altro
bimbo uguale
che ha bisogno
di sognare
magari un padre un
po' diverso che
lo porti un'altra
volta al mare