I Calanti: dal Salento la genuinità della pizzica, la musica popolare salentina

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La denominazione “I CALANTI” trae origine dal soprannome (“’nciurita”) che, nei nostri paesi, si è soliti attribuire a tante persone, in riferimento a caratteristiche sfaccettature del loro mestiere o della loro personalità.

La famiglia dei COLITTI, contadini da sempre legati alle tradizioni musicali, era solita partecipare alle feste di quartiere o di privati, nei tempi in cui erano scarse le possibilità per altri generi di svago, ma tanta l’allegria e l’entusiasmo nel ritrovarsi insieme per cantare, suonare e ballare fino a tardi.
Nostro nonno Antonio, fin da piccolo, aveva palesato una forte passione per cantare e suonare, tanto che spesso i compagni di lavoro nei campi e lo stesso proprietario (il ricco possidente “don”Adolfo Colosso) gli chiedevano di cantare: lui non si faceva ripetere l’invito e subito intonava la canzone “donna Calante mia, donna Calante, a menzu l’anche porti ‘nu serpente”, facendo contenti tutti, in particolare il proprietario che, stupito da quel bambino pieno di entusiasmo, era solito regalargli una cassetta di fichi.

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Ecco il momento “storico” in cui nasce il soprannome “Ucciu (=Antonio) Calante” e da allora, nel paese, tutti lo conobbero come “Ucciu Calante”.
Con il passare degli anni, la passione del nonno coinvolse i suoi fratelli ed insieme cominciarono a partecipare, ogni anno, alla festa patronale di S.Rocco a Ruffano (Lecce), dove si recavano per suonare e cantare fino all’alba.i-calanti-2

In quel periodo, lui ed altri suonatori venivano invitati anche nelle case di privati, quando era necessario, secondo un’antica tradizione popolare, esorcizzare le donne “tarantate”.
In seguito, quando i figli di “Ucciu Calante” divennero più grandi, vennero soprannominati anche loro “I CALANTI” e da quel momento il gruppo musicale ufficializzò l’attuale nome, cominciò a crescere nel numero dei componenti ed iniziò una straordinaria ascesa nel panorama della musica popolare.

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Inizialmente il gruppo era composto da “Uccio Calante” e da suo fratello Vincenzo, soprannominato “zin ‘Nzinu” (zio Vincenzo), anche lui molto preso da questa passione:  successivamente si aggiunsero altri componenti ed iniziarono a girovagare per le varie feste dei paesi limitrofi, portandosi sempre appresso gli ancor piccoli nipoti, che col passare del tempo impararono anch’essi a suonare e cantare.

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Nel 1998 i fondatori del gruppo “passano la mano” ai giovani nipoti Daniele, Mirko, Cosimo e Damiano. Nel segno della tradizione, anche loro partecipano ogni anno alla festa di S. Rocco, ma iniziano pure le prime serate alla trattoria “La Tortuga”.

Nell’anno successivo, si aggrega al gruppo un altro cugino, Simone (un virtuoso della fisarmonica), che riesce a dare quel qualcosa in più che mancava al gruppo, tanto da riuscire ad organizzare una prima tournè all’estero, precisamente in Svizzera, in occasione della Festa Pugliese.

Nel 2000 il gruppo fa un salto di qualità con l’inserimento di Alberto Carratta, valente chitarrista, e nel 2002 dei ballerini, Manolo Perruccio, Jenny Ciullo, Martino Campioni, Pamela Spennato, i quali con la “danza di corteggiamento” entusiasmano e coinvolgono ancor di più il pubblico nei loro concerti. Importante è anche l’apporto e la spinta di zia Mimina e zio Franco, che aiutano il gruppo a migliorare e a farsi conoscere sempre di più, così pure l’aiuto degli amici Anna Coletta e Luigi Caroli, che partecipano spesso alle nostre serate.

L’estate del 2002 segna le prime manifestazioni importanti del gruppo, quali:

  • l’invito a rappresentare la Puglia nella prima rassegna nazionale del folklore delle Pro Loco, che si svolge in Valle del Chiese (Trentino), dove il gruppo viene molto apprezzato;
  • la partecipazione alla XlX rassegna internazionale della Cultura e delle Tradizione Popolari a Pignola (Potenza);
  • la partecipazione al 1° festival di Musiche e Canti Salentina, organizzato dell’UNPLI a Surbo (Lecce);
  • la partecipazione alla IV Festa della Pizzica delle Tradizioni Salentine, a Sternatia (Lecce).
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In questo stesso periodo, “I CALANTI” pubblicano il loro primo cd intitolato “Lu Salentu”: contiene brani della tradizione popolare salentina e composizioni scritte da Daniele, con i suoni ed i ritmi delle “pizzica” salentina, che rievocano particolari eventi, luoghi e personaggi dell’antichissima città messapica di Ugento.

I brani più noti sono “Scennu e vinennu”, “Tarantella ballata”, “I Calanti ne chiamamu”, “Lu tammurreddru” e “Lu Salentu”.

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Con la pubblicazione di questo cd il gruppo viene invitato, nel luglio dello stesso anno, a rappresentare la Puglia alla VII edizione del festival Nazionale della Canzone Dialettale a Ospedaletti (Imperia), condotto dal noto presentatore televisivo Daniele Piombi e con la presenza, nella giuria, di famosi personaggi come Rita Forte, Alberto Testa, Memo Remigi, Fabrizio Cerqua.

Nella manifestazione il gruppo conquista il 2° posto e vince il Delfino d’Argento, merita pure la pubblicazione di un articolo sul giornale RADIOCORRIERE TV con la citazione “seconda la Puglia, con la numerosa e giovane band de “ I Calanti “, applauditissimi e ipotetici e scontati vincitori con il brano Lu Salento scritto da Daniele Colitti”.

Un servizio sul Festival venne trasmesso anche dalle reti RAI e nel programma “Uno Mattina”.

Dopo questi primi importanti successi, nel gruppo crescono la voglia e l’entusiasmo di migliorare e la volontà di trasmettere alle nuove generazioni tutto quello che i nostri nonni hanno trasmesso a noi, con lo stesso amore ed entusiasmo di un tempo e con l’intento di conservare le nostre antiche tradizioni popolari.

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Nel 2004 il gruppo integra la voce della giovanissima Irene Colitti figlia del nostro grande zio Vincenzo soprannominato (lu ziu Nzinu).daniele-colitti
Nello stesso anno nascono, così, i primi corsi di pizzica, sia di danza che tamburello, nei paesi di Ugento, Felline e Tricase, nel periodo estivo anche nei campeggi della zona, con una numerosa partecipazione di bambini e di adulti di qualsiasi età, tanto da dover riproporre i corsi anche quest’anno e negli stessi paesi.

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Ora, finalmente, dopo tanta attesa pubblichiamo il nostro secondo cd, “Le Origini”, composto da brani della tradizione popolare salentina e da brani di nostra composizione, scritti da Daniele Colitti con il supporto del gruppo: ci piace citare “Storia ti Calanti”, un brano scritto per noi dall’amico Antonio Cerfeda, brano che racconta la nostra storia e le nostre passioni, e “Lu zin ‘Nzinu”, brano dedicato al nostro amato zio Vincenzo per ringraziarlo per tutto quello che ci ha insegnato ed ha fatto per noi.

Questo nostro “libello” non ha grosse pretese: vuole soltanto raccontarvi le antiche tradizioni popolari della famiglia COLITTI, farvi sapere come il nostro gruppo è cresciuto mettendo in atto la passione e l’entusiasmo trasmessoci dai nostri nonni e zii, confidandovi che anche noi cerchiamo di trasmettere la stessa passione e la stessa allegria alla gente che ci ascolta, coinvolgendola con la nostra musica fino a farla sentire protagonista.

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per gentile concessione dell’amico Daniele Colitti

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