Biografia Miguel Bosè

Miguel Bosè Miguel Bosé - nome d'arte di Luis Miguel Luchino González Borlani, formato dal suo secondo nome, che condivide con il padre, e dal cognome d'arte della madre - (Panamá, 3 aprile 1956) è un cantante, attore e conduttore televisivo spagnolo. È figlio della famosa attrice italiana Lucia Borlani, in arte Lucia Bosé, e del torero spagnolo Luis Miguel González Lucas, meglio conosciuto come Luis Miguel Dominguín. È stato tenuto a battesimo da Luchino Visconti, suo padrino (da cui prende il suo terzo nome), allevato da 7 donne e circondato da presenze illustri (tra gli amici di famiglia, il pittore Pablo Picasso e lo scrittore Ernest Hemingway), che lo hanno profondamente influenzato. È un cantante famosissimo in Spagna e in tutti i paesi di lingua spagnola, ma gode di ottima fama anche in Italia, dove ha esordito nel 1978, con il singolo "Anna", pubblicando il suo primo album, Chicas!, l'anno dopo, contenente il mega-successo internazionale "Super Superman", quando nella madrepatria, dove era molto noto, aveva già pubblicato due album (il 33 giri di debutto, Linda, il cui titolo deriva dalla omonima canzone dei Pooh, "Linda", di cui realizza una cover in lingua spagnola, e l'omonimo secondo long playing, semplicemente intitolato Miguel Bosé). In Italia, ha raggiunto l'apice del successo tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, sbancando le classifiche con i suoi primi 5 lavori a lungo respiro, una raccolta di soli brani in italiano (a cui si aggiunge la cover di "Buonanotte fiorellino" del cantautore Francesco De Gregori, in realtà già pubblicata in Spagna, contenuta nel secondo album omonimo, ma fino ad allora ancora inedita in Italia), e vari singoli, e vincendo per due volte il Festivalbar: nel 1980, con il motivetto pop dedicato alle Olimpiadi, "Olympic Games", e nel 1982, con l'inno generazionale buonista "Bravi ragazzi" (che dà anche parte del titolo alla citata compilation di pezzi in lingua italiana, Bravi ragazzi - I grandi successi di Miguel Bosé). Dopo un decennio di crisi, in cui diventa un personaggio controverso e trasgressivo, cercando di scrollarsi di dosso l'etichetta di «bravo ragazzo», cosa che gli riesce soltanto negli altri paesi, nel 1994 ha un ritorno al successo anche in Italia, con la sua terza vittoria al Festivalbar, con l'intensa "Se tu non torni" e l'album Sotto il segno di Caino, per poi riscomparire dall'Italia per un altro decennio, fino al recente trionfo mondiale con il disco di duetti intitolato Papito (doppio album in Spagna, singolo negli altri paesi), da un epiteto sudamericano, traducibile come «papino», con cui i giovani artisti, che a lui fanno riferimento, ne indicano l'influenza decisiva che ha esercitato sulle generazioni più giovani. In tutta la sua carriera, ha inciso circa una ventina di album (la sua vasta discografia varia da paese a paese e si distingue per il gran numero di traduzioni, adattamenti, versioni alternative, remake e remix dei medesimi brani), vendendo 10 milioni di dischi in tutto il mondo. Ha inoltre recitato in 35 film, partecipato a diversi spettacoli televisivi (come conduttore, in Italia, ha presentato il Festival di Sanremo, nel 1988, e il reality show Operazione Trionfo, nel 2002, mentra in Spagna ha «inaugurato» le trasmissioni di Telecinco). Recentemente, ha esordito anche come regista teatrale e ha pubblicato il suo secondo album live come solista, costituito dal doppio CD/DVD Papitour, il primo mai uscito in Italia (il primo album dal vivo è rappresentato dall'ispanico Directo '90, uscito in Francia in una versione leggermente diversa, intitolata soltanto Directo, senza il riferimento cronologico all'anno di pubblicazione, differente nei due paesi: 1990 per la Spagna e 1991 per la Francia - a questo, si aggiunge poi GiraDos en concierto, un altro doppio disco live, realizzato però insieme ad Ana Torroja, la ex cantante del gruppo musicale spagnolo dei Mecano, noti anche in Italia, soprattutto per il brano "Figlio della luna", title-track dell'omonimo album, adattamento dell'originale spagnolo "Hijo de la luna"). Gli inizi e il grande successo: 1975-1983 [modifica] Miguel Bosé in compagnia del disc-jockey Gianni Riso negli studi dell'emittente milanese Radio 105 Dopo i primi due singoli, "Soy" (con "For Ever for You" sul lato B) del 1975 ed "Es tan fácil" (con "Who?" come B-side) del 1976, entrambi incisi per l'etichetta Ariola, Bosé firma un importante contratto con la CBS e pubblica i suoi primi due album in Spagna, i citati Linda del 1977 e Miguel Bosé del 1978. Dal primo album sono tratte "Amiga" (poi nota anche in Italia come "Amica") e "Mi libertad", oltre alla title-track, "Linda", che è la versione in spagnolo di un popolare brano dei Pooh, originariamente in lingua italiana. Dal secondo omonimo 33 giri viene invece estratto il singolo vincente "Anna", con il quale tenterà, per la prima volta e con immediato successo, di uscire dai confini ispanici. Ed è proprio con questo 45 giri che inizia a raccogliere i primi consensi in Italia, dove i singoli seguenti, "Super Superman" del 1979 e "Olympic Games" del 1980, saranno dei veri e propri trionfi, così come i rispettivi album, soprattutto quello del 1980, Miguel. In particolar modo, con la canzone "Olympic Games", ottiene al Festivalbar di quello stesso anno la prima di tre vittorie in quella manifestazione. Sfidando la formula pop che l'aveva portato al successo iniziale, la sua musica è stata descritta come una fusione globale di moltissime influenze musicali, il fulcro della quale è senza dubbio costituito dall'intensa passione espressiva, tipica di un artista latino; si tratta, tuttavia, di un genere basato sulla costante incorporazione di un gran numero di elementi piuttosto diversificati, in misura di gran lunga maggiore rispetto a molti altri artisti crossover del genere pop rock. Dopo il primo singolo isolato pubblicato in Italia, "Anna" (incluso soltanto nell'album spagnolo Miguel Bosé del 1978, finché non verrà inserito nella raccolta edita dalla CBS in Italia nel 1993), il primo album italiano, Chicas!, è del 1979, contenente, oltre al suo primo grande successo internazionale, "Super Superman", celebre inno al supereroe per eccellenza, anche l'altro singolo estratto in Italia, "Credo in te". Nel 1980, esce invece un album fondamentale, Miguel, con l'inno ai Giochi olimpici di quell'anno, vincitore del Festivalbar, e "Ti amerò", lato B di "Olympic Games", che viene promosso tanto quanto il suo lato A. Nel 1981, è la volta dell'album curiosamente intitolato, nella versione italiana, Singolo, trainato dai brani "You Can't Stay the Night" e "Ce la fai" (l'edizione spagnola del 33 giri s'intitola invece Más allá, come uno dei brani di punta - a cui corrisponde l'italiana "Al di là", splendida ballad al pianoforte), rispettivamente lato A e lato B di un medesimo 45 giri. Nel 1982, Miguel pubblica, in Italia, la raccolta dei suoi migliori brani cantati in italiano, intitolata Bravi ragazzi - I grandi successi di Miguel Bosé, la cui title-track, "Bravi ragazzi", gli fa vincere l'edizione del Festivalbar di quell'anno, segnando così il suo trionfo in quella manifestazione per la seconda volta. Sempre in quell'anno, Miguel sbarca in Italia con un mega-tour. Le prove dell'ambizioso spettacolo e il suo quartier generale (sotto la supervisione di Ego Menghini della Trident Agency) lo vedono per un mese al Lido di Camaiore, in Versilia, sotto il leggendario tendone della Bussoladomani di Viareggio (quello in cui ha tenuto il suo ultimo concerto Mina, prima di scomparire dalle scene, alla fine degli anni settanta), dell'allora patron, poi tragicamente scomparso, Sergio Bernardini. L'anno dopo, nel 1983, esce Milano-Madrid (la cui copertina è disegnata da Andy Warhol), dal quale viene estratto il singolo "Non siamo soli" (l'altro brano di punta del disco è "Angeli caduti"). La versione italiana dell'album è molto diversa da quella spagnola; Miguel affida infatti la stesura dei due lavori a quelli che considera essere, in quel periodo, gli artisti di punta in campo musicale nei due paesi: in Italia, la coppia di autori composta da Maurizio Fabrizio e Guido Morra - che avevano da poco vinto il Festival di Sanremo, nel 1982, con "Storie di tutti i giorni", scritta per l'ex Pooh Riccardo Fogli (si noti, tra l'altro, che Valerio Negrini, il cosiddetto «quinto Pooh», collabora alla stesura dei testi di diversi brani di Bosé nel periodo a cavallo tra anni settanta e anni ottanta); in Spagna, alcuni tra i gruppi più quotati del momento - come, per esempio, i Mecano, conosciuti anche in Italia, per aver realizzato alcuni popolari album d'esportazione, quali Figlio della luna (adattamento dell'originale spagnolo Hijo de la luna) e Aidalai (le cui title-track furono entrambe dei grandi successi), commercializzati anche sul territorio italiano. L'accoglienza di Milano-Madrid (intitolato in Spagna Made in Spain) è duplice: così, mentre in questo periodo, sull'onda del successo prolungato di "Bravi ragazzi", i cui echi non accennano ancora a spegnersi, la parabola ascendente di Bosé in Italia tocca la sua punta massima, il suo successo in Spagna mostra invece un lieve calo. Alla fine, in generale, entrambe le versioni del disco finiranno per essere ricordate più per la copertina di Andy Warhol che per i brani in esso contenuti (lo stesso Miguel, nelle interviste italiane, quando si riferisce a questo lavoro, vi fa riferimento come all'«album di "Bravi ragazzi"», canzone che, seppure scritta dagli stessi autori dei pezzi del disco del 1983, è uscita in realtà nel 1982 e non figura sul long playing!). La svolta artistica: 1984-1989 Con gli album successivi, è il videoclip ad essere preferito al formato del 45 giri come mezzo per la promozione dei vari lavori. L'artista inizia così una lenta ma costante metamorfosi, che ne influenza sia l'immagine che lo stile musicale. Il cambiamento da «bravo ragazzo» a «cantante maledetto» non sembra venire molto apprezzato nella sua patria d'adozione, l'Italia, dove, anche qui, come già in Spagna, inizia una fase di lieve declino. Bandido del 1984 (cantato quasi tutto in italiano, tranne un brano in inglese, mentre la versione spagnola è interamente in spagnolo) e Salamandra del 1986 (cantato, invece, quasi tutto in inglese, tranne un brano in spagnolo, anche nella versione italiana) vengono accompagnati da diversi videoclip, girati per promuovere i singoli ("Miraggi", "Heaven", il remix di "Living on the Wire") e vari altri brani notevoli - come "Siviglia" e "Indio", estratti come singoli in altri paesi. Soprattutto quest'ultimo brano, nella corrispondente versione spagnola intitolata "Amante bandido", da cui l'album trae praticamente il suo titolo, ottiene un grandissimo successo internazionale, che inizia a trasformare Miguel Bosé da artista italo-spagnolo in artista a tutto campo, intenzionato a conquistare anche il difficile mercato anglosassone. Nel 1987, esce l'album XXX (anche questo quasi tutto in inglese, tranne un brano in spagnolo - ma nella versione giapponese, anche il brano in spagnolo, "La gran ciudad", figura in inglese, con il titolo di "The Big City"). Il primo singolo estratto, "Lay Down on Me", viene interpretato, nella versione inglese, durante il Festival di Sanremo del 1988, presentato in quell'edizione dallo stesso Miguel Bosé, in coppia con Gabriella Carlucci; la versione in spagnolo, "Como un lobo" (che costituisce anche il lato B del 45 giri "Lay Down on Me" commercializzato nei paesi non di lingua spagnola, tra cui l'Italia), è stata inclusa anche nel più recente Papito, nella versione del duetto «familiare» con Bimba Bosé. Il secondo singolo, "The Eighth Wonder", riscuote maggiore successo nella versione spagnola, intitolata "Duende". Nel complesso, pur restando dei lavori piacevoli, che dividono la critica tra fautori ed oppositori, né XXX né Salamandra riscuotono un grande successo commerciale, né raggiungono l'obiettivo prefissato: conquistare il mercato nordamericano. L'album del 1984, invece, Bandido, pur segnando il passo per le vendite in Italia, viene acclamato dalla critica, che ancora oggi considera il suo massimo conseguimento artistico, così come Bosé tuttora afferma di dover tutto, dal punto di vista artistico, a questo lavoro di svolta, tanto da non riuscire a pensare alla sua carriera attuale senza il passaggio obbligato rappresentato da Bandido. Miguel decide quindi di fare una breve pausa di riflessione: passeranno tre anni tra XXX del 1987 e l'album successivo, Los chicos no lloran del 1990, interamente cantato in spagnolo, del quale, tra l'altro, non verranno realizzate versioni alternative in altre lingue, come per quasi tutti gli altri dischi, neanche in Italia. Intanto, nel 1988, la sua vecchia casa discografica, la CBS, fa uscire una prima versione su vinile della raccolta intitolata I grandi successi di Miguel Bosé, con 14 brani, tra i suoi pezzi più famosi ed altri, più o meno noti, del periodo 1979-1984 (escludendo quindi "Anna" del 1978, ed altre tracce notevoli, come "Super Superman" e "Ce la fai"). Quando l'edizione in vinile andrà fuori catalogo, diventando uno degli esemplari più richiesti all'interno della discografia italiana dell'artista, questa raccolta verrà riproposta dalla Columbia, nel 1993, in una seconda versione, in formato CD, piuttosto diversa dalla prima, mantenendone però inalterato il titolo. Gli anni novanta Nel 1990, Bosé presenta, per la televisione spagnola, la serata inaugurale di Telecinco. In quel periodo, prende inoltre parte allo sceneggiato RAI intitolato Il segreto del Sahara (The Secret of the Sahara, nella sua versione originale in inglese). Nel 1990, a tre anni dal precedente lavoro discografico, esce il nuovo album di inediti, Los chicos no lloran, ovunque pubblicato in lingua spagnola (con concessioni minime alla lingua italiana, negli inserti di un paio di brani, nonché nel titolo e nel ritornello della traccia "Senza di te", le cui strofe sono però in spagnolo), da cui vengono estratti come singoli la title-track "Los chicos no lloran" e il brano di apertura, "Bambú" (entrambe riproposte tra i duetti di Papito, nella versione singola, assieme ad altri due brani tratti dall'album del 1990, "Manos vacías" e "Hojas secas", inserite invece soltanto della versione doppia del recente disco di studio). Dopo di che, Miguel, in veste di cantante, resterà lontano dall'Italia fino a metà degli anni novanta, concentrandosi invece sulla carriera cinematografica. Nel 1993, mentre in Spagna esce Bajo el signo de Caín, la Columbia fa uscire la già citata versione in CD della raccolta di successi semplicemente intitolata I grandi successi di Miguel Bosé (come quella in vinile del 1988), che stavolta copre il periodo che va dal 1978 (con il singolo "Anna" incluso) fino al 1984 (con alcuni brani dall'album Bandido, l'ultimo prima del passaggio alla WEA, avvenuto nel 1986). La nuova raccolta contiene 16 tracce digitalizzate e una diversa tracklisting che, pur includendo "Anna", "Super Superman" e "Ce la fai", non presenti nella prima edizione, ne omette però altre che figuravano invece nella raccolta del 1988, quali "Non siamo soli", "You Can't Stay the Night" e "Angeli caduti" (poi escluse anche da raccolte successive). Nel 1994, esce l'edizione italiana del disco spagnolo del 1993, e il singolo "Se tu non torni" è un successo incredibile, che regala a un rinato Miguel Bosé la terza vittoria al Festivalbar. L'album dal quale è tratto, Sotto il segno di Caino, sottolinea il grande ritorno dell'artista sulle scene italiane, da cui mancava ormai da quattro anni, nonché un nuovo tentativo di conquistare il mercato anglosassone, stavolta puntando direttamente al Regno Unito, dove esce l'adattamento Under the Sign of Cain, che, di nuovo, non ottiene però il successo sperato. Altra traccia molto pubblicizzata del lavoro è "I cieli dell'est" (inserita anche nella raccolta del 1999), di cui circola all'epoca soltanto un promo, mentre un CD singolo con la versione italiana del brano viene curiosamente pubblicizzato in Messico! L'album successivo è Labirinto del 1996, da cui vengono tratti i due singoli "Sento che il tuo nome" e la commercialissima "L'autoradio" (accompagnata da un videoclip coloratissimo, che richiama un po' l'illustre grafica di copertina dell'album del 1983, Milano-Madrid, realizzata da Andy Warhol). A questo punto, è tempo di una nuova esaustiva raccolta, nata dalla collaborazione delle due principali etichette per cui l'artista ha inciso nella sua carriera, che esce in Italia nel 1999, con il titolo di Best of Miguel Bosé, contenente tutti i suoi singoli e successi (escludendo soltanto "Non siamo soli", il 45 giri estratto da Milano-Madrid del 1983), nonché due inediti, "Un momento per me" e "Questo mondo va", entrambi estratti come singoli promo. Attività recenti Dopo un lavoro sperimentale, il CD/DVD Velvetina, registrato nel 2004, ma pubblicato solo nel 2005, che circola in Italia soltanto nella versione CD ed esclusivamente come prodotto d'importazione, nel 2007 avviene il grande ritorno: per il trentennale della sua carriera, Miguel Bosé incide Papito, un album di importanti duetti con le più grandi stelle dell'universo musicale latino, tra cui Shakira, Mina, Laura Pausini, Paulina Rubio, Julieta Venegas e Ricky Martin, che è stato definito come «l'opera discografica più grande mai realizzata in Spagna». Il disco esiste in tre versioni: due singole (con una quindicina di brani circa ciascuna) e una doppia (con trenta brani). Le versioni singole contengono famosissimi brani di Miguel, cantati in lingua spagnola, da lui espressamente re-interpretati, assieme agli altri artisti, per il nuovo disco. La versione doppia comprende invece, oltre agli stessi pezzi della versione singola, un'altra raccolta di canzoni, molte delle quali non sue (eccetto qualcuna, come "Manos vacías" e "Hojas secas", entrambe tratte dall'album Los chicos no lloran del 1990), sempre interpretate in duetto, ma già pubblicate in precedenza, nel corso della sua carriera di cantante (la traccia "Corazones", per esempio, costituiva l'unico inedito inserito nel doppio album dal vivo realizzato con Ana Torroja nel 2000). Tre i singoli internazionali estratti dal fortunatissimo album Papito, che ha venduto più di 1.500.000 copie, toccando cifre da primato già nelle primissime settimane di vendita: la versione in spagnolo di "Heaven", intitolata "Nena", con Paulina Rubio; "Si tú no vuelves" (l'originale spagnolo della fortunatissima "Se tu non torni"), con Shakira; e "Morenamía" (l'originale spagnolo della meno fortunata "Morena mia" in italiano), con Julieta Venegas. Rimanendo in classifica per più di un anno e circa sei mesi al Numero 1, il lavoro ha riscosso un grandissimo successo anche in Italia, dove il singolo pubblicato è costituito invece da una delle due bonus track incluse nella versione italiana dell'album, "Agua y sal", in duetto con Mina (la canzone, versione spagnola di "Acqua e sale", grande successo già nel duetto originale di Mina con Adriano Celentano, figura nella normale tracklisting dell'edizione doppia). Parecchi tra i brani che compongono il disco erano già noti nelle rispettive versioni cantate in italiano nel corso della lunga carriera di Miguel. Il formato inedito del duetto e la caratura degli ospiti hanno sicuramente contribuito alla ricezione favorevole, e pressoché immediata, del disco, praticamente ovunque. Per evitare, però, il rischio che il pubblico italiano (così come il pubblico europeo di lingua non spagnola) potesse trovarsi davanti a canzoni solo parzialmente conosciute, nel 2006, a un anno dall'uscita del nuovo progetto, la WEA aveva comunque pubblicato, senza neanche troppa pubblicità (ed ufficialmente soltanto negli USA, il che non fa che aggiungere al genuino successo di Papito), una raccolta di dodici pezzi, interpretati in spagnolo, dal solo Bosé, alcuni dei quali in versioni alternative, remixate o dal vivo. La raccolta, intitolata De ayer a hoy, che nonostante il titolo («da ieri a oggi»), non si spinge molto indietro nel tempo, indugiando invece sulla fase mediana e più recente del cantante, conteneva, tra le altre, otto delle tracce poi reinterpretate in duetto su Papito (tra cui un bel remix di "Nena" e una splendida versione dal vivo di "Sevilla"). Il grandissimo successo ottenuto dall'album di duetti ha tra l'altro spinto la sua vecchia etichetta a ristampare, nell'estate del 2007, I successi di Miguel Bosé, la doppia raccolta del 2002, con una nuova copertina, realizzata dalla Columbia, che ritrae Miguel, con i capelli lunghi, durante una vecchia esibizione dal vivo, presumibilmente dell'epoca di Directo '90, in sostituzione della impersonale copertina originaria (costituita da una grafica scarna, con il solo titolo della raccolta, scritto a caratteri cubitali, in giallo e rosso, su uno sfondo blu). Nel 2008, è uscita invece la raccolta Lo esencial (come un'omonima raccolta di suoi videoclip), contenente alcuni dei suoi brani più noti e altri pezzi del periodo a cavallo tra anni settanta e anni ottanta, tutti in versione spagnola, finora non reperibili in Italia; anche questo è comunque un prodotto d'importazione, che si configura un po' come un'ideale Parte I della raccolta citata sopra, De ayer a hoy. Tra i lavori più recenti di Bosé (periodo 1998-2005) mai pubblicati in Italia, sono inoltre da ricordare il disco in francese Mordre dans ton coeur (1997), la raccolta di cover 11 maneras de ponerse un sombrero (1998), il citato doppio album con la ex cantante dei Mecano, Ana Torroja, intitolato GiraDos en concierto (2000), l'album Sereno (2001) e lo splendido lavoro Por vos muero (2004), tutti, tranne il primo (Mordre dans ton coeur, che è praticamente un misto di brani tratti dagli album Sotto il segno di Caino e Labirinto, nelle corrispondenti versioni in lingua francese), ufficialmente pubblicati soltanto nei paesi latini, dove Miguel ha quasi raggiunto la soglia dei 20 milioni di copie vendute. Dopo 13 anni, è tornato a cantare dal vivo in Italia, il 5 dicembre del 2007, a Milano, per l'unica tappa italiana, che chiude il suo giro di concerti. Sùbito dopo, all'inizio del 2008, è uscito, in contemporanea mondiale, un doppio DVD-CD dal vivo, coerentemente intitolato Papitour, con cui tenta di bissare il successo della versione in studio. I brani del CD sono cantati tutti da solista, nelle rispettive versioni in spagnolo, mentre sul DVD, tra i brani che non figurano nel disco, compare qualche sporadico duetto (tra cui "Como un lobo" con la nipote Bimba Bosé e "Corazones" con Ana Torroja). Non a caso, sulla foto di copertina del CD-DVD, la stessa utilizzata, su sfondo bianco, per Papito, Miguel compare, su sfondo nero, senza i tatuaggi sul corpo, che rappresentavano i volti dei vari artisti con cui duettava nell'album di studio. Il 16 maggio 2009 compare nella trasmissione televisiva di rai 2 x factor, come ospite esterno, con il compito di commentare alcune esibizioni. Durante la trasmissione ha vuto un diverbio con il coreografo Luca Tommassini. Il cinema Come attore cinematografico, Miguel Bosé inizia la sua carriera artistica nei primi anni settanta, ma, a causa della sua avvenenza fisica, gli vengono proposte soltanto pellicole scabrose, ai limiti del porno, oppure film di bassissimo profilo, tranne qualche rara eccezione. Il successo cinematografico gli arride solo di recente, dopo molti anni di carriera come cantante. Ha recitato, tra gli altri, nel film Tacchi a spillo di Pedro Almodóvar - celebre la sua interpretazione «en travesti» di "Un anno d'amore" della cantante Mina - e in altre opere cinematografiche, anche se con parti di secondo piano (come, per esempio, La Regina Margot di Patrice Chéreau e Suspiria di Dario Argento). Il teatro. Oltre alla musica e al cinema, tra gli interessi artistici marginali di Miguel c'è anche il teatro, nell'ambito del quale partecipa a due produzioni: un recital di poesia, dedicato a Rafael Alberti e Pablo Neruda, e, come narratore, El martirio de San Sebastián («Il martirio di San Sebastiano»), messo in scena dalla compagnia teatrale spagnola La Fura dels Baus. La figura di San Sebastiano, tra l'altro, viene ricordata da Bosé anche in una delle note in prosa ad "Aún más", un brano dell'opera interattiva Velvetina, in cui commenta (traduzione italiana): «Per la volontà di essere ancora di più, quella che aveva San Sebastiano»; una frase che potrebbe suggellare, con perfetta concisione, il suo variegato percorso artistico.
Artisti per lettera
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